Vita da freelance

Giugno 6, 20200
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VITA DA FREELANCE: MONICA LAURICELLA SI INTERVISTA

♦La mia nuova vita da freelance: epilogo di “Storie di Energia Positiva”

Se sei qui probabilmente hai seguito almeno un mio articolo della rubrica “Storie di Energia Positiva“. Sappi che ne sono molto onorata. Ho dedicato tutto il mio entusiasmo a scrivere ogni parola, ma ormai sentivo che era arrivato il momento di chiudere questo capitolo.

Come farlo? Come sempre mi accade, la risposta è arrivata in un “flash“, con l’idea di un’intervista a me stessa in cui poter comunicare l’energia che mi ha dato scegliere la vita da freelance dopo tanti anni di lavoro dipendente. Oh ma non voglio spoilerare!

Buona intervista!

 

♦Di cosa ti occupi (ruolo, Azienda e sede)?

Da gennaio 2020 sono una freelance  per scelta: Coach e Consulente Aziendale.

Ho lavorato gli ultimi 22 anni in una multinazionale, ricoprendo ruoli diversi. La mia esperienza ha spaziato dal supporto agenti, all’analisi dei numeri a supporto delle vendite, al Marketing a supporto di una linea, alla gestione dei progetti in ambito Operations con il duplice ruolo di Project Manager e Business Analyst. Il mio focus è sempre stata la riorganizzazione dei processi interni.

Ho vissuto e vivo tuttora di cambiamenti di cui la scelta di diventare freelance fa parte. Sono sempre stata pioniera nei ruoli che mi sono stati affidati.

Gli ultimi ho ricoperto il ruolo di Manager, con in più la responsabilità di attività e di risorse .

Nel 2019 decido di volere di più dalla vita e soprattutto, di non avere rimpianti, così decido di affrontare la sfida professionale più grande: diventare freelance.

In parallelo ho sempre investito sulla mia formazione professionale, così nel 2014 divento Licensed Practitioner in Programmazione Neuro Linguistica e nel 2017 mi diplomo come Coach.

Oggi, come consulente freelance,  aiuto le Aziende a mettere ordine al loro interno, attraverso il ridisegno o la digitalizzazione dei processi.

Il disordine in Azienda crea entropia, conflitti, costi elevati. L’ordine crea benessere, responsabilizza, riduce i costi. Questa consapevolezza ha aiutato anche me nell’affrontare la mia nuova vita da freelance.

Come Coach, mi sto allenando per acquisire entro fine 2020 la certificazione ACC con ICF (International Coach Federation).

Sono siciliana di origine, ma vivo a Milano.

 

♦Iniziare una vita da freelance agli inizi del 2020: quali sono stati gli impatti della crisi Covid-19 ?

Quando ho lasciato l’azienda, avevo un paio di progetti praticamente sicuri. Essendo cambiate le priorità dei committenti, i progetti sono saltati. Un inizio con il botto in tutti i sensi! Ma anche questo fa parte della scelta che ho fatto: avevo ben chiari i pro e i contro del lasciare un posto fisso per una vita da libero professionista.

 

Quali soluzioni hai messo in atto?

La prima cosa che ho fatto è stata togliere il rumore di sottofondo dovuto ai mille webinar proposti, alle continue notifiche dei social.

Avevo bisogno di ascoltarmi: diventare freelance è anche e soprattutto una scelta interiore.  Ecco dal silenzio emergere la prima domanda: in che modo posso rendermi utile?

La prima cosa da fare è stata ricaricare le pile.

Ho iniziato a chiamare gli amici, i parenti più stretti per chiedere loro come stessero e trasmettere energia positiva. Questo piccolo gesto ripetuto ha iniziato a sua volta caricare me stessa di energia. Stavo ricaricando le pile.

Non ci è voluto molto per rendermi conto che in televisione, alla radio, con gli amici, si parlava solo di problemi. Che beneficio portava? Ho capito che volevo e dovevo andare contro tendenza: era necessario iniziare a far parlare di soluzioni, mettendo in circolo un po’ di Energia Positiva. Ecco come è nata l’idea di Storie di Energia Positiva.

Quali sono stati i tuoi primi riscontri?

Oltre ogni mia aspettativa, la più grande beneficiaria di questo progetto, in termini di Energia, sono stata io.

Confrontarmi con Imprenditori, Manager, incontrarli “one to one”, ascoltare le loro storie mi ha ridato quell’Energia che avevo quando lavoravo in Wolters Kluwer.

L’Energia che ho ricevuto ha trasformato la mia vita da freelance appena incominciata nella mia nuova zona di confort, restituendomi quella fiducia che avevo quando lavoravo per un’azienda. Perchè, ragazzi, la scelta è stata ponderata, ma il cambiamento è stato comunque forte e, oltre all’entusiasmo c’era anche un po’ di paura!

Questo riscontro positivo mi ha permesso di osare di più e guardare la realtà con occhiali diversi, quelli dell’opportunità.

Ecco nascere un nuovo progetto: “Scambio di servizi: io metto sul piatto 6 sessioni di coaching in cambio di un tuo servizio”. Ha funzionato! E alla grande.

Se parliamo solo di problemi, non avremo spazio per le soluzioni.

♦Si dice che la fase 2, quella della convivenza con il virus, sia molto lunga. Come pensi di affrontarla nel breve e nel lungo periodo?

Con l’Energia giusta si trovano le soluzioni. Così rispetto al mio obiettivo di allenarmi come Coach ho iniziato a proporre su facebook lo scambio di servizi di cui parlavo prima: 6 sessioni di coaching in cambio del servizio del coachee.

Tre obiettivi importanti alla base:

  • diffondere sana cultura sul coaching di cui tanto si parla, ma poco si sa;
  • fare pratica come coach per ottenere la certificazione ACC con ICF nei rempi che mi sono prefissata;
  • ottenere servizi a supporto della mia attività di freelance.

Questa strategia mi ha permesso di portare a casa 10 coachee ognuno con le sue competenze (content manager, SEO manager, consulente di immagine, marketing relazionale, archivista, grafica, mosaicista, designer delle scarpe, numerologa, viaggi e fotografia).

Altri contatti e proposte di collaborazione sono nate anche grazie alle interviste.

Vedo la scelta di diventare freelance come una grande opportunità per i seguenti motivi:

  • più tempo a disposizione o comunque maggiore flessibilità di come lo impegno;
  • possibilità di lavorare online su tutto il territorio nazionale dalla location che più mi è comoda anche in base agli impegni personali;
  • vantaggi per i clienti che possono abbattere notevolmente i costi di trasferta del consulente.

♦Cosa ti stai portando a casa da questa crisi?

Relazione, Umanità ed Energia. 

Ho capito che essere freelance è come aver deciso di prendere la bicicletta senza esserci mai andata prima. Puoi fare tutte le proiezioni del caso, ma solo una volta che ci sali sopra impari a pedalare.

Ho scoperto inoltre che il segreto per non cadere è quello di non smettere mai di pedalare.

So che le cadute saranno inevitabili ma sono pronta a rimettermi in sella, dopo aver capito che cosa ho sbagliato, tornando subito a pedalare, imparando dalla caduta.

Chi non ce la fa, è perché ha smesso di farlo.

 

♦C’è un episodio di successo capitato in questo periodo dove è circolata energia positiva, che vuoi condividere con noi?

Ce ne sono diversi, dei veri regali davvero inaspettati. Ne cito solo alcuni.

Il primo è stato il regalo fisico che le Cantine Rossella mi hanno fatto dopo che ci eravamo conosciuti proprio in occasione di una intervista. Dopo aver ascoltato la loro storia e affascinata dal loro approccio avevo deciso di provare il loro vino. Bene: hanno intercettato il mio ordine, hanno disposto il rimborso e mi hanno omaggiato il tutto.

La POT srl, da me intervistata nella persona di Elisa Badiali (qui l’intervista), mi ha proposto di entrare a far parte della loro squadra di consulenti e di avere anche un ruolo di coordinatrice di Team.

La velocità e semplicità del contatto, prima molto più “ingessato”.

La disponibilità di tutte quelle persone a cui ho proposto l’intervista e che hanno accettato.

La risposta delle professioniste al mio Scambio di Servizi.

 

Un Grazie di Cuore a tutti coloro che mi hanno dato fiducia.

 

 

 

 


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